Cosa fare in Valle d'Aosta

Aosta è il comune più popoloso della regione e conta ben 33 mila abitanti. Si trova al centro della regione e per questo fa parte della Valle d’Aosta Media. Sulla città svettano imponenti diverse montagne tra cui il Monte Emilius e la Becca di Nona.

La città viene attraversata dal torrente Buthier, affluente della Dora Baltea. In genere ha un clima continentale, con caldi estate di giorno ma con temperatura tiepida di notte, mentre l’inverno è molto freddo e può arrivare a toccare anche i -5 gradi.

Il capoluogo è una città dedicata a tutti e quindi cosa fare ad Aosta per chi ama i musei o per chi ama le escursioni, di certo non sarà un dilemma.

La storia di Aosta

Come molte città italiane anche il capoluogo di regione è ricco di storia e anche in questo caso parte dall’era pre-romana. Trovandosi a 583 metri d’altezza, è il quinto capoluogo  più alto d’Italia. Attualmente ha una superficie di 21,3 km quadrati.

Epoca Pre-Romana

Una leggenda narra che la città fu fondata nel 1138 a.C. come Cordelia, città mitica dell’epoca romana, da Codelo, il capostipite di una popolazione molto antica conosciuta come Salassi.

Dopo che i Romani conquistarono gran parte dell’Italia settentrionale, anche grazie alla vittoria di Scipione l’Africano su Annibale, l’esercito più grande e vasto della storia si mosse verso i confini del Nord Italia. I Galli, che erano alleati dei Cartaginesi sconfitti dalla forza e dall’astuzia dei Romani, continuavano ad essere una minaccia che gravava e metteva in ombra la forza e il dominio dell’Impero.

Da quel momento in poi nella Pianura Padana nacquero delle città fortificate come difesa dei confini contro i Galli.

Dopo aver iniziato la conquista della Gallia, Giulio Cesare Augusto, decise di proseguire per le Alpi. In quelle valli appena ai piedi dei monti trovò però un’altra popolazione con cui non aveva fatto i conti, i Salassi.

Uomini di grande vigore e forza tentarono l’impossibile contro la forza dell’Aquila ma furono sconfitti e le loro tracce furono perse nei secoli. Alcuni narrano che divennero schiavi, altri che furono massacrati dal primo all’ultimo, altri invece che si mescolarono con i romani.

L’epoca Romana

In seguito, in quella valle, prima come accampamento poi come vera e propria città, nacque Augusta Praetoria Salassorum. Una città fortificata, dalle possenti mura con quattro porte d’accesso, ora si ergeva nella valle verde circondata dai monti.

A differenza di quello che si può pensare, attraverso un’antica iscrizione del 23 a.C., sembra esserci stata una convivenza tra 3000 pretoriani e i Salassi autoctoni e che quindi modificherebbe totalmente la storia. L’iscrizione riportava gli incolae, termine con cui veniva indicato un gruppo autoctono differente dagli abitanti romani indicati come cives.

Lentamente la città crebbe diventando una delle più grandi, ricche e fortificate città settentrionali. Per questo motivo era conosciuta ed oggi soprannominata come la “Roma delle Alpi“.

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Medioevo ed epoca moderna

Nel lontano IV secolo divenne una città vescovile, diventando parte prima della chiesa di Vercelli, poi della chiesa di Milano. Con Teodorico la città divenne parte del Regno Ostrogoto e alla conclusione della guerra gotica divenne parte del Prefettura del pretorio d’Italia.

Questo però non duro molto in quanto venne conquistata e sottomessa nel Regno Longobardo. Ancora una volta però il destino di Aosta era quella di essere conquistata, questa volta da Carlo Magno che la immise nell’Impero Carolingio.

A seguito di questa inclusione venne costruita la famosa strada che taglia l’Europa da Nord a Sud, dalla Germania a Roma con la Via Francigena che passa anche per la Valle del Lys attraverso Pont-Saint-Martin. Con la nascita della casata dei Savoia, seguì il suo decorso come tutta la regione diventando parte del Regno d’Italia.

La città di Aosta è molto particolare perché è effettivamente un capoluogo di regione ma non è allo stesso tempo capoluogo di provincia, in quanto la provincia era parte di Torino. Divenne parte della regione autonoma con la fondazione della Repubblica Italiana.

Cosa vedere ad Aosta

Il capoluogo di regione, uno dei comuni più importanti di tutta la valle, ha moltissimi luoghi di interesse e con forte attrattività turistica.

Non si parla solo di monumenti antichi dell’era romana o medioevale, ma anche di monumenti e luoghi contemporanei, anch’essi ricchi di storia e di sfaccettature. I monumenti presenti e qui riportati fanno sicuramente parte di cosa vedere ad Aosta.

Monumenti antichi ad Aosta

I monumenti antichi sono tutti quei monumenti che riguardano l’era romana e medioevale. Il primo da citare è forse uno dei più antichi e che quindi è da sempre collegato al bellissimo capoluogo: l’Arco di Augusto. Come spesso accade con i più famosi imperatori romani, anche in questo caso l’arco simboleggia una conquista dei romani sui propri nemici.

L’arco, dedicato a Giulio Cesare Augusto, venne eretto nel 25 a.C. dopo la vittoria sui Salassi da parte del politico e generale delle armate Aulo Terenzio Varrone Murena.

Dello stesso anno sono le famose porte romane della città fortificata. La più famosa e ancora oggi la più visitata nonché centro del turismo ad Aosta, è la Porta Pretoria. La porta è composta da due muri paralleli, con un arco centrale più grande di 7 metri e due più piccoli. La porta è stata costruita con massi e ardesia frantumata proveniente dalla Dora Baltea.

Altro importantissimo monumento è il criptoportico forense sempre anch’esso di epoca romana. È un foro romano che circondava tutta l’area dell’antica Augusta Praetoria. Divenuto patrimonio dell’UNESCO nel 2020 la sua funzione non è ancora del tutto chiara, si pensa che servisse come deambulatorio in tempi di guerra.

Come ogni città che si rispetti, anche in questo caso troviamo tombe e mausolei concentrati nell’area funeraria romana, che si trova appena fuori Porta Decumana. La necropoli, seguendo le antiche leggi del diritto romano, materia ancora di grande interesse tutt’oggi, si trova fuori la vecchia città. I mausolei presenti sono costruiti nello stile chiamato Cellae memoriae.

Ultimo monumento antico d’epoca romana è il Ponte di pietra Romano. È molto vicino all’Arco di Augusto già citato prima e collegava le due sponde del torrente Buthier. La costruzione iniziò nel 24 a.C. e nel corso del tempo è diventato uno dei ponti più importanti per la mobilità dei romani.

Ad oggi il ponte sarebbe inutile per il semplice fatto che in epoca medioevale,  a causa di una forte alluvione, il torrente Buthier cambiò corso ed oggi sotto il ponte è possibile ammirare un verde prato.

Monumenti moderni e contemporanei

I monumenti moderni o luoghi da visitare ad Aosta sono due. Il primo luogo è la rettangolare Piazza Émile Chanoux, la piazza principale della città situata proprio nel centro cittadino. Se prima era dedicata a Carlo Alberto di Savoia, ad oggi gli è stato cambiato nome ed è dedicata a Émile Chanoux, politico e membro dell’azione cattolica morto nel 1944 a causa delle torture subite da parte delle SS. Nel 1924 viene inaugurata una statua dedicata al soldato alpino valdostano, ma il monumento venne poi spostato nei giardini pubblici. Sulla piazza affacciano alcuni edifici tra cui il municipio, l’abitazione dello scrittore Xavier de Maistre e l’ Hotel des Etats che prima ospitava gli Stati Generali e ad oggi ospita mostre di arte.

Altra opera civile moderna è il castello Jocteau, costruito tra il 1906 e il 1907, è conosciuto anche come castello Duca degli Abruzzi. È uno dei tre castelli valdostani, di cui uno è presente in Valle del Gressoney. Purtroppo questo edificio non è visitabile se non visibile da lontano in quanto è la base della scuola militare alpina.

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Chiese e la cattedrale di Aosta

Le più importanti chiese e cattedrali che si possono visitare ad Aosta sono tre. La prima chiesa è anche la più antica, ossia la Chiesa di Santa Croce. Questa bellissima chiesa venne edificata nel 1682 in stile barocco. Si trova in via Édouard Aubert.

Uno dei principali luoghi di culto ad Aosta è proprio la Chiesa di Santo Stefano, costruita tra il 1728 e 1729 su un territorio che in epoca romana era adibito a necropoli. Si parla di un documento dove i canonici confratelli di Sant’Orso cedettero il territorio, che all’epoca si trovava fuori le mura, ai confratelli della Cattedrale di Santa Maria Assunta. La piccola chiesa in stile barocco è dedicata a Santo Stefano protomartire.

È molto famosa in tutta la regione per il grandissimo organo a canne e la favolosa opera scultorea rappresentante San Cristoforo.

Il più importante in assoluto luogo di culto è sicuramente la Cattedrale di Aosta anche chiamata Cattedrale di Maria Assunta o in francese Cathédrale Notre-Dame de l’Assomption. È la sede vescovile della regione e sede della diocesi della Valle d’Aosta. Lo stile di questa cattedrale è una crasi tra vari stili molto importanti e conosciuti in tutto il mondo: lo stile romanico, lo stile rinascimentale e lo stile neoclassico.

Prima della costruzione attuale, già in tempi più antichi era presente una costruzione cristiana conosciuta come Domus Ecclesiae. La costruzione di come la conosciamo oggi però viene fatta risalire al XI secolo per volere del vescovo di Aosta, all’epoca francese a tutti gli effetti, Anselmo I. Sono presenti due campanili in stile neogotico di cui uno è parte della Cappella del Rosario. All’interno del coro è possibile vedere un raffinato mosaico che rappresenta vari animali mitologici come la chimera, le personificazione dei dodici mesi ed infine anche delle allegorie dei 4 fiumi del paradiso terrestre.

Cosa visitare ad Aosta

Oltre a visitare la bellissima città, tra i suoi monumenti più famosi, è sicuramente consigliato visitare le varie aree naturali che sono presenti nel capoluogo sparso più in alto d’Italia. oltre alle bellissime aree verdi, se si arriva in città in alcuni mesi o periodi dell’anno, è possibile partecipare a degli eventi emozionanti come la Fiera di Sant’Orso.

Aree Naturali

Le aree naturali presenti ad Aosta sono tre:

  • Riserva naturale Tzatelet: La riserva si trova tra la Valle della Dora Baltea e la Valpelline, si estende per 14 ettari ed è ricca di una delle piante più famose del Nord Italia: la Valeriana. La fauna è abbastanza ricca e non è raro trovare fringuelli, picchi e corvi. È un’area protetta e quindi è severamente vietato qualsiasi atto di vandalismo contro la natura o gli animali.
  • Arboreto di Entrebin: L’Arboreto, detto anche Lo Parque d’Euntrebeun, è un parco bellissimo che si estende per circa 3 ettari. Il parco è diventato famoso sia in Italia che all’estero per i fantastici colori e sequenze cromatiche che assumono gli alberi. Un tempo, fino agli anni ’70, avveniva la Festa degli Alberi, una festa dedicata alla corretta crescita degli alberi.
  • Parco Saumont: Lo si può definire un parco giovane, in quanto è stato inaugurato solamente nel 2008. Si estende per circa 2.5 ettari e al suo interno sono presenti piste ciclabili e pedonali. Nell’isola nel piccolo lago sono presenti salici piangenti, mentre nel resto del parco ci sono querce e abeti.

Musei Aosta

Sono presenti diversi musei da visitare ad Aosta. Il primo da citare è il Museo archeologico regionale della Valle d’Aosta, ed è sicuramente uno dei più interessanti da visitare. Si trova dove un tempo, nell’antica Roma, vi era la Porta Principalis Sinistra.

I reperti al suo interno vanno dalla preistoria, con oggetti funebri, maschere e statue, fino ad arrivare all’età Romana che porta con se stoviglie, statue e resti vari. Interessante è il plastico della Augusta Prætoria Salassorum.

Il secondo museo da citare è certamente il Museo del tesoro della cattedrale di Aosta, che si trova nel deambulatorio della cattedrale già citata in precedenza. Al suo interno si possono ammirare vari codici antichi, statue e tombe di vari illustri uomini dell’epoca antica. La tematica principale del museo, come ci si può aspettare, è l’arte sacra, da cui scaturiscono dipinti e sculture. Il prezzo del biglietto è di 4€

Eventi ad Aosta

Uno degli eventi principali ad Aosta è la Fiera di Sant’Orso chiamata in francese Foire de Saint-Ours. È una delle fiere più antiche d’Italia a tal punto che si dice sia millenaria. Si celebra tra i 30 e 31 gennaio di ogni anno.

I prodotti tipici che vengono venduti in questa magnifica fiera dell’artigianato sono la grolla, una coppa per il vino intagliata a mano dal legno, e la coppa dell’amicizia, anche questa fatta a mano sempre in legno che presenta quattro beccucci dove quattro amici o parenti possono bere caffè, vino o grappa.

Altri prodotti tipici sono le calzature particolari, assimilabili a pantofole, conosciute come Scapin. Oltre a prodotti artigianali è possibile trovare chioschi dove bere e mangiare i piatti tipici della Valle d’Aosta.

Quando possibile, ospita moltissime persone da tutta la regione e anche molti turisti. Si contano ben 150.000 visitatori ogni anno.

Scopri cosa fare in Valle d’Aosta.